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Speciale del 24 05 2009

 
 
 
 
 
 
 
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Speciale

Speciale Stieg Larsson. In attesa del film.

di Sara Troilo

In seguito al mirabolante e strameritato sucesso della trilogia Millennium scritta da Stieg Larsson sono stati pubblicati in Italia due libri che trattano proprio dell'universo Millennium. Una è una miniguida illustrata: La Stoccolma di Stieg Larsson: guida ai luoghi della Millennium Trilogy edita da Marsilio, ovvero la casa editrice che ha pubblicato l'opera di Stieg. L'altra è una guida ai personaggi, retroscena, luoghi geografici, luoghi biografici dell'autore svedese, nonché una caccia al quarto manoscritto: Guida alla trilogia Millennium: inchiesta sulla vita, i luoghi e i romanzi di Stieg Larsson edita da Vallardi e scritta da Guillaime Lebeau.


Leggendo Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta si è preda di una voglia irrefrenabile di andare in Svezia, quantomeno a Stoccolma, alla disperata ricerca di tracce di vita dei personaggi. E' la nuova sindrome di Stoccolma, ti innamori dei personaggi che però non hanno esercitato alcuna violenza nei tuoi confronti, una sindrome molto più sana anche per l'Ente nazionale del turismo svedese. A conferma di quanto scrivo cito l'esistenza di tour sui luoghi di Millennium che vengono effettuati nella capitale svedese per appassionati e turisti (confermati anche da Lebeau, l'autore della Guida alla trilogia Millennium e da La Stoccolma di Stieg Larsson). La scrittura di Stieg ci mette del suo: descrivendoci minuziosamente ambienti e stili di vita dei personaggi, sorge automaticamente la necessità di respirare la medesima aria che hanno respirato Lisbeth, Mikael, Erika e tutti gli altri. La forza dei libri di Larsson sta proprio nella caratterizzazione che ha regalato ai propri personaggi, tanto belli da lasciare il segno e dalla forza dei propri ideali che ha trasmesso anche a Lisbeth e Mikael (una specie di alter ego dell'autore) e che proprio in quanto portatori di ideali vengono visti come alieni dalla "gioventù dorata" intervistata da Guillaume Lebeau in un locale notturno di Stoccolma.


Ma veniamo al metaMillennium, in attesa della visione del film tratto dal primo volume della trilogia.


La Stoccolma di Stieg Larsson: guida ai luoghi della Millennium Trilogy. Introduzione di Antonio D'Orrico, fotografie di Maki Galimberti. Marsilio, 2009


Nell'introduzione di D'Orrico si apprende che un'altra facoltà della trilogia Millennium è quella di farti modificare la percezione di Stoccolma, ammesso che se ne possieda già una. D'Orrico infatti sostiene di aver catalogato Stoccolma (nella propria intrigante visione delle città inquadrabili entro generi letterari) come un mix tra spy-story e sophiticated comedy prima della trilogia e che, dopo la trilogia, la città si è arricchita di romanzo sociale e del dovere di battersi per ciò in cui si crede.

La guida procede nominando i luoghi della trilogia uno ad uno e dedicando ad ognuno di questi la relativa scheda costituita da alcune righe di descrizone prese dai tre libri, breve spiegazione del luogo e indirizzo. Il tutto è corredato da grandi foto a tutta pagina di cui alcune sono molto più belle di altre. Bella la collocazione che fa sempre D'Orrico della nuova casa di Lisbeth: sulla collina di Mosebacke, tra una chiesetta dove si praticavano interrogatori su sospette streghe e la fontana delle Sorelle, "simbolo dello Stockholm Pride e della libertà sessuale". Quella di Marsilio è una miniguida molto stringata sui luoghi della trilogia che può accompagnare il viaggiatore che parte con lo scopo preciso di vedere tutto l'universo della trilogia e collocarlo nel romanzo.




Guida alla trilogia Millennium: inchiesta sulla vita, i luoghi e i romanzi di Stieg Larsson. Di Guillaime Lebeau. A. Vallardi, 2009


Ben più complesso e di tutt'altro stampo il libro di Lebeau che indaga, ed è proprio il caso di dirlo, su tutto l'universo di Larsson dando ragione alla citazione iniziale di Eva Gabrielsson, compagna trentennale di Stieg, che dice "I libri sono uno spin-off della nostra vita". Lebeau, autore di thriller, sceneggiatore e appassionato di letteratura nordica, comincia narrando l'infanzia di Stieg: Karl Stig-Erland Larsson nasce il 15 agosto 1954 a Skelleftehamn, un piccolo villaggio, da genitori di soli 19 anni che pensano bene di lasciarlo ai nonni materni. Nonno Severin Bostrom era un feroce oppositore dei nazisti e probabilmente aveva fondato un'associazione contro il razzisimo e il nazismo, evidentemente sappiamo a chi si è ispirato Stieg Larsson. Alla morte del nonno, avvenuta nel 1963, la famiglia si ricongiunge e Stieg che scopre solo allora di avere un fratello: Joakim che ha tre anni meno di lui. Lebeau parla poi della passione per la scrittura che porterà il padre a regalare all'autore una maccina da scrivere che lui utilizza incessantemente di notte e della passione giovanile per la fantascienza che porta il ragazzo a scrivere alcuni romanzi di fantascienza e a fondare alcune fanzine dedicate a quel genere letterario.

Dall'infanzia di Stieg si passa alla casa di Mikael Blomkvist: Bellmansgatan 1 il cui ingresso si raggiunge attraverso una passerella sopraelevata nel quartiere più vivace di Stoccolma e cioè Södermalm. Un altro capitolo è dedicato all'attività di hacker di Lisbeth, dal mitico Asphyxia 1.3 che è abbastanza fantascientifico, al ben più terreno PGP che utilizza la ragazza per proteggere i suoi scambi su internet, fino alla preferenza sfacciata di Lisbeth verso il Mac alla faccia di Bill.


Lebeau procede prima chiedendosi il motivo del cambio del nome da Stig a Stieg, poi intervistando Lasse Winkler che è l'unico giornalista ad aver mai intervistato Larsson in merito ai suoi romanzi (che all'epoca non erano ancora stati pubblicati) e che tenta di incalzare con notizie sul quarto manoscritto senza ottenere un granchè. Ottiene invece informazioni sulla vita avventurosa del reporter di indagine e sulle minacce di morte che pendevano sul capo non solo di Larsson, ma anche della sua compagna Eva dal momento che le foto dei due sono state rinvenute nelle abitazioni dei neonazisti colpevoli di aver ucciso un sindacalista di sinistra il 12 ottobre 1999. La forte determinazione nella lotta contro la violenza sulle donne pare che l'autore l'abbia coltivata (sono parole di Eva) a partire da uno stupro subito da un'amica durante un fine settimana con alcuni compagni e che Stieg non è riuscito a impedire, non perdonandoselo mai. Questo stesso capitolo che racconta la vita di Larsson e il suo impegno è formidabile, per esempio narra di quando Stieg è andato in Eritrea e lì ha insegnato ad un piccolo esercito di donne a maneggiare le armi... Sorprendente, altrochè giornalista da scrivania, Stieg è un vero portento!

Lebeau continua a mischiare il piano biografico dell'autore con quello dei personaggi fino allo smascheramento, dovuto soprattutto per lettori non svedesi, di ciò che si cela dietro alcune figure del primo romanzo (per esempio). Prendiamo i Vanger. Bene, dietro Richard Vanger ci sarebbe Birger Furugård che intratteneva rapporti con Hitler in persona; dietro Greger Vanger ci sarebbe Sven Olov Lindholm, leader nazista attivo dal 1920 al 1950; dietro Harald Vanger ci sarebbe Claes Sven Edvard Engdahl, capofila dell'estrema destra svedese. Nel libro inoltre il gruppo Vanger si dice essere diretto concorrente della sfera Wallenberg che, dice Lebeau, è la seconda famiglia reale di Svezia e l'unica che esercita il potere effettivo. E ovviamente i Wallenberg, durante la Seconda guerra mondiale, con la Svezia neutrale, facevano affari con chiunque.


Veniamo al sodo: occupiamoci di Lisbeth! Eccola arrivare come una Pippi Calzelunghe cresciuta e divenuta cinica a causa del mondo che la circonda e delle violenze subite. Lebeau elenca tutti i punti in comune tra le due eroine ribelli, Pippi già a nove anni non rispettava l'autorità, liberava i bambini dalle costrizioni sociali e scolastiche. Vi dice niente? Bè, allora ripensate al nuovo e magnifico appartamento di Lisbeth in Fiskargatan, sulla porta c'è scritto V. Kulla e Villa Villekulla si chiama la casa di Pippi. E poi Pippi da grande dichiara di voler fare il pirata e cosa fa la signora Salander aka WASP? Altrimenti non potrebbe essere per lei un degno compagno di avvenure Mikael che è la versione adulta di Kalle Blomkvist, altro personaggio nato dalla mente geniale di Astrid Lindgren.


Infine il libro parla anche del film Uomini che odiano le donne e della difficoltà estrema nella scelta del cast (immaginabile) e delle proteste dei fan (inevitabili). Lebeau intervista Søren Stærmose, produttore della Yellow Bird "agitato e su di giri", l'intervista è stata realizzata prima dell'inizio delle riprese e in merito a queste il produttore maniente un po' di mistero, ma si dice intenzionato a difendere il romanzo dalle storpiature. Vedremo presto. Il mistero sul quarto volume di Millennium invece continua. E vive della vergognosa opera di sottrazione di ogni bene alla compgna di Stieg, Eva, da parte del padre e del fratello con i quali l'autore parlava appena. Nelle citazioni di questi ultimi presenti nel libro si capisce che il tentativo di costruire un'immagine della famigliola felice sta arrivando a livelli vergognosi. Incredibile davvero che la legge svedese non tuteli le coppie di fatto.

Il libro di Lebeau intreccia personaggi reali e fittizi, come Larsson stesso ha fatto nei suoi incredibili romanzi, e lo fa lanciando esche che porteranno il lettore ad aprire porte di approfondimento sui temi venuti a galla. Lebeau ogni tanto sembra procedere a caso, ma alla fine, in qualche modo, ci si ritrova sempre. Per un vero fan è un'opera imperdibile.


 
 
 
 
 
 
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