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Editoriale

 
 
 
 
 
 
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Editoriale

Cineboom prima scende in campo e poi sale in orbita

di Sara Troilo

E' inqualificabile che un nostro stipendiato, nella fattispecie il presidente del consiglio, non rispetti chi non l'ha votato né lo voterà mai e che il presidente del consiglio si permetta di etichettare come "coglioni" almeno la metà delle italiane e degli italiani. Eppure è accaduto e dovrebbe chiedere umilmente scusa. Siamo però in una condizione in cui brandelli di democrazia superstite agonizzano al ciglio delle strade, perciò mi sento di fare una dichiarazione da parte della redazione tutta:

L'Italia è il Paese che amiamo. Qui abbiamo le nostre radici, le nostre speranze, i nostri orizzonti. Qui abbiamo imparato, dai nostri padri e dalla vita, il nostro mestiere di critici cinematografici. Qui abbiamo appreso la passione per la libertà.

Abbiamo scelto di scendere in campo e di occuparci della cosa pubblica perché non vogliamo vivere in un Paese illiberale e dove vige l'illegalità, governato da forze immature, nazionaliste e secessioniste a un tempo e da uomini (solo uomini!) legati a filo doppio ai cinque anni passati che ci hanno resi i più poveri e degradati d'Europa. 

Per poter compiere questa scelta di vita nemmeno noi rassegneremo le nostre dimissioni da nulla e non rinunceremo a nulla. Noi però non scendiamo in campo per diventare ricchissimi. E neanche per evitarci spiacevoli guai giudiziari, a dire il vero.

Sappiamo quel che non vogliamo e, insieme con i molti italiani che ci hanno dato la loro fiducia in questi anni (e che da oggi pare che siano "coglioni"),  sappiamo anche quello che vogliamo. E abbiamo anche la ragionevole speranza di riuscire a realizzarlo, in sincera e leale alleanza con tutte le forze libertarie e democratiche che sentono il dovere civile di offrire al Paese una alternativa credibile al governo della destra fascista e antidemocratica.

L'attuale classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi (dopo soli 5 anni). L'autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e dal sistema di agevolamento dell'evasione fiscale e della depenalizzazione del falso in bilancio, lascia il Paese impreparato e incerto nel momento difficile del rinnovamento.

Abbiamo un'idea: cambiare questa Italia.

E molte vie per realizzare la nostra idea: una scuola che tra i libri testo abbia V for Vendetta di Alan Moore e che al posto dei film con Fabio Volo proietti tutto Jean Vigo, I 400 colpi e  anche Bunuel. Un'Italia in cui tutte le  bambine e tutti i bambini, al primo giorno di scuola, guardino l'eventuale crocifisso che hanno in aula e chiedano spiegazioni sulla sua permanenza lì. Un'Italia in cui, ad ogni poesia di Pascoli, si utilizzino i sacchetti per il vomito degli aerei. Un paese a cui non importi se la persona che ami è del tuo stesso sesso, di uno differente o se prima era del tuo e sta per diventare di un sesso differente. Un'Italia dove i piatti applausi della Praderio per le vanzinate non vengano nemmeno uditi mentre un nuovo progetto di un Sorrentino si senta fortissimo. Vogliamo che il nostro Paese non sia territorio di fuga di cervelli, ma che li accolga e li nutra questi cervelli. E se non dovesse bastarci lo spazio c'è sempre il Vaticano che potrebbe pure trasferirsi altrove che del cervello di Ruini, è certo, nessuno sentirà la mancanza.

Vi diciamo che possiamo, vi diciamo che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli e le nostre figlie, un nuovo miracolo laico italiano.

 

In quest'ottica di dare spazio ai cervelli Cineboom, che è prima di ogni altra cosa concreto e attivo, ha già attivato una bella collaborazione con l'emittente satellitare Challenger Tv per fare nascere Shorts Film TV : uno spazio libero in cui i filmaker possono far conoscere la propria opera al pubblico. Ripeto l'appello, dunque: Se sei un regista giovane, un esordiente, se hai un corto nel cassetto e vuoi sottoporlo agli spettatori, non devi fare altro che contattarci e parlarci di te e del tuo lavoro. Saremo ben felici di spedirti in orbita.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 26 commenti

 
 
utente
Fabrizio
  • indirizzo IP 151.42.233.161
  • data e ora Mercoledì 05 Aprile 2006 [15:27]
  • commento Go, Sara, go! Sottoscrivo in pieno il programma. A morte Pascoli. McGrath a partire dalle lementari.
 
 
 
 
 
utente
Luigi
  • indirizzo IP 151.52.107.139
  • data e ora Mercoledì 05 Aprile 2006 [17:37]
  • commento Dove si firma per diventare coglioni?
 
 
 
 
 
utente
Sara
  • indirizzo IP 151.38.135.241
  • data e ora Mercoledì 05 Aprile 2006 [17:50]
  • commento qua sotto andra' benissimo. ah, ci tengo a precisare che l'editoriale e' stato scritto da una coglionessa. va bene come firma?
 
 
 
 
 
utente
Luigi
  • indirizzo IP 151.52.107.139
  • data e ora Mercoledì 05 Aprile 2006 [17:54]
  • commento Oh, certo, poi, tra coglioni, siamo tutti fratelli e sorelle. Siamo tutti nella stessa mutanda.
 
 
 
 
 
utente
Sara
  • indirizzo IP 151.38.135.241
  • data e ora Mercoledì 05 Aprile 2006 [18:42]
  • commento Mi sorge un dubbio coglione: ma ancora non ha chiesto scusa Berlusconi, vero?
 
 
 
 
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