feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Trama

Un operaio, una giornalista ed uno studente intrecciano le loro vite intorno alla morte e all'aldilà.

 
 
 
 
 
roll
drag
Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 3/5
  • valutazione
  • Citando Dickens, il grande amore del sensitivo George, le "great expectations" sull'ultimo Eastwood sono state tristemente ma inesorabilmente deluse.
  •  
 
votovotovoto
 
 
 

Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 1/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 2 lettori
  •  
 
voto
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
 
 
Recensione 1
Il cigno nero
  • di Darren Aronofsky
  • dal 18 02 2011
  • genere Drammatico
  • tipo Thriller
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 2
Onora il padre e la madre
  • di Sidney Lumet
  • dal 14 03 2008
  • genere Drammatico
  • tipo Thriller
  • Riccardo Lupoli
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 3
Paranoid Park
  • di Gus Van Sant
  • dal 07 12 2007
  • genere Drammatico
  • tipo Thriller
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 4
Spider
  • di David Cronenberg
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Thriller
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 5
Cogan - Killing Them Softly
  • di Andrew Dominik
  • dal 18 10 2012
  • genere Drammatico
  • tipo Thriller
  • Ernesto Fanfani
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info

Hereafter

di Clint Eastwood

 
    Dati
  • Titolo originale: Hereafter
  • Soggetto:
  • Sceneggiatura: Peter Morgan
  • Genere: Drammatico - Thriller
  • Durata: 129 min.
     
  • Nazionalità: U.S.A.
  • Anno: 2011
  • Produzione: The Kennedy/Marshall Company, Malpaso Productions
  • Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
  • Data di uscita: 05 01 2011
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Recensione

Great expectations mal riposte

di Luisa Beretta

La drammatica storia di tre persone che sono state toccate dalla morte in modi diversi. George (Matt Damon) è un operaio americano che ha un rapporto speciale con l'aldilà, può parlare ai morti ma non vuole, Marie (Cécile de France) è una giornalista francese che ha avuto un'esperienza tra la vita e la morte che ha sconvolto tutte le sue certezze durante un terribile tsunami che si è abbattuto sulla cittadina indonesiana in cui si trovava, Marcus è uno studente londinese che ha perso la persona che gli era più cara, il suo fratello gemello, a causa di un incidente stradale e ora sta cercando disperatamente delle risposte. Le loro storie finiranno con l'intrecciarsi, le loro vite saranno cambiate da quello che credono esista nell'altro mondo.

Confesso: che fatica scrivere questa recensione! Cinezoom mi perdoni! L’ho rimandata e poi rimandata ancora. Ho visto il film spinta da un invito familiare e da un articolo di Curzio Maltese su “La Repubblica” che ne parlava in termini entusiastici. Si preannunciava una visione su temi fondamentali quali l’amore (fraterno o appassionato, vissuto o solo sognato), la vita (tutta da vivere e poi strappata, come quella dei due fratellini; stanca di essere in perenne contatto con l’altrove o aldilà, come quella del giovane americano; infine quella scampata per un soffio alla fine, della bella giornalista francese), l’amicizia e, sopra a ogni altra cosa per l’appunto, l’esperienza della perdita assoluta e della morte. Prevedevo un terremoto emotivo dentro di me, un fiume di lacrime e pugni nello stomaco in abbondanza, come del resto Clint Eastwood è solito assestare.

Sono invece uscita dalla sala ammutolita. Non perché il film mi avesse travolto ma proprio per il motivo opposto: non trovavo il filo del discorso, faticavo a individuare un messaggio forte e chiaro. Ho rimandato la scrittura convinta che, forse, il tempo avrebbe potuto mettere ordine ai pensieri e alle impressioni. Invano. Mi sono confrontata con amici e fidanzato, tutti (chi più e chi meno) piuttosto tiepidi rispetto al film. Cosa avrà voluto dirci il grande Clint? Che la vita davvero vissuta e l’amore sono l’unica salvezza? Che ciò che davvero importa è l’aldiqua, la cura e l’attenzione che dedichiamo a chi ci sta vicino e a noi stessi? Non mi sono parse delle trovate alla sua altezza. E sinceramente ho faticato a trovare dell’altro… Senza contare poi che le tre storie sono a tal punto parallele che i linguaggi e le atmosfere mi sono sembrati assolutamente inconciliabili, lontani e irraggiungibili: l’episodio americano è stato l’unico che mi è parso rientrare nelle corde di Eastwood, la vicenda londinese mi ha invece riportato alle atmosfere da dramma sociale alla Ken Loach, il racconto parigino mi ha infine catapultato in atmosfere patinate alla Claude Lelouche.

Il risultato complessivo: le storie prese singolarmente potevano avere un valore, ma non si amalgamano, sprovviste di un fil rouge che le renda un’entità indivisibile. A tal proposito, il finale che le riunisce è scadente, banale conclusione di un film mal strutturato. Mi spiace. Non riesco a salvare questo lavoro… se qualcuno può aiutarmi a trovare una lettura più profonda, affascinante e salvifica è solo il benvenuto e lo ringrazierei infinitamente.

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 3 commenti

 
 
Sara Troilo
Sara Troilo
  • indirizzo IP 79.51.155.169
  • data e ora Mercoledì 02 Marzo 2011 [8:43]
  • commento Questa esperienza dovrebbe insegnare al grande clint a evitare film che gli ritagliano addosso, ma che lui non sente suoi. L'aldilà per atei sbandierata da Curzio Maltese ha fregato anche me, ma nel film proprio non c'è.
 
 
 
 
 
Luigi Faragalli
Luigi Faragalli
  • indirizzo IP 151.5.148.94
  • data e ora Mercoledì 02 Marzo 2011 [9:07]
  • commento Già il concetto di aldilà per atei è abbastanza discutibile. Una volta che credi al trascendente e al metafisico è difficile star lì a fare gli schizzinosi.
 
 
 
 
 
Stefano Tirelli
Stefano Tirelli
  • indirizzo IP 77.58.111.57
  • data e ora Domenica 13 Marzo 2011 [17:03]
  • commento Io ci ho visto la paura di C.E. per la sua fine che si avvicina. Vero è che il film rimane un pò piatto, probabilmente per la struttura a storie multiple che tradizionalmente sottointende (a verità o a torto) la debolezza della trama centrale portante. In ogni caso, lodevole la totale assenza di riferimenti religiosi. Dai Clint, che ce ne fai altri 4 di film!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.