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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Il voto del redattore

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  • 3/5
  • valutazione
  • Piacevole ma da vedere per metà. Tanto sapete già come va a finire.
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 3.5/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 9 lettori
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Info

The Island

di Michael Bay

 
    Dati
  • Titolo originale: The Island
  • Soggetto: Caspian Tredwell-Owen
  • Sceneggiatura: Caspian Tredwell-Owen, Alex Krutzman e Roberto Orci
  • Genere: Fantastico - Thriller
  • Durata: 136 min.
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 2005
  • Produzione: Dreamworks SKG, WarnerBros. e Parkes/McDonald
  • Distribuzione: Warner Bros. Italia
  • Data di uscita: 00 00 0000
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Un Altro Giorno in Paradiso

di Fabrizio Ferrero

Tutti desidereremmo uno stato che fa del welfare un fiore all'occhiello del proprio sistema, soprattutto in ambito sanitario, ma dovremmo iniziare a dubitare fortemente di quello che ci sta intorno, addirittura del nostro passato, se avessimo dei nomi improbabili come Lincoln Six Echo o Jordan Two Delta.

Perché c'è qualcuno (o qualcosa) che si preoccupa della quantità e qualità del sonno rem o della percentuale di sodio nelle urine di Lincoln (ma perde una scarpa del suo perfetto, immacolato corredo)? Perché dei guardiani, specularmente vestiti di nero rispetto al bianco totale dei "cittadini comuni", sono pronti ad intervenire quando Lincoln e Jordan si avvicinano troppo tra di loro? La versione ufficiale è che "là fuori" è successo un disastro e ci sono sostanze contaminanti dappertutto, per cui la vita si svolge all'interno di enormi, futuribili bunker-città ipertecnologici e autosufficienti in cui la gente non fa altro che aspettare di vincere l'osannata Lotteria che permetterà il trasferimento in una fantomatica isola tropicale. A volte qualcuno si lascia andare a considerazioni non proprio ortodosse e viene subito redarguito dai guardiani nerovestiti.

La versione ufficiosa ma ignota a tutti è ben diversa. Solo Lincoln si accorge di alcune discrepanze nella costruzione del consenso generale, piccoli indizi come un insetto che non dovrebbe esistere, oppure messaggi dal suo inconscio sotto forma di incubi, fino a che vedrà con i suoi occhi come stanno veramente le cose.

Certamente di Michael Bay non possiamo, con tutta la buona volontà, dire nulla di buono: anche se con The Island si può ottimisticamente vedere un tentavo di "sciacquare i panni" lontano dall'Hollywood più trita e misera, il curriculum del regista resta marchiato a vita con esecrabili sconcerie quali The Rock oppure Armageddon, tacendo per pudore il resto.

 

Ma forse il danno maggiore è stato prodotto dai ben tre sceneggiatori: partendo da un soggetto con molte potenzialità ci si ritrova con un film totalmente sbilanciato, anche se ancora piacevole, diviso in due metà esatte delle quali la seconda sembra essere quasi superflua. Solo nella prima metà c'è un lavoro di ricerca sulla fascinazione visiva, sul dettaglio, sull'innesco dei procedimenti narrativi in forma di thriller, sul disvelarsi progressivo dell'inganno; e fin qui The Island sembra essere una pellicola intelligente nonostante il saccheggio sistematico da stilemi che, per essere magnanimi, sono ormai considerabili patrimonio comune dell'umanità. The Matrix innanzi tutto, non tanto per la mistificazione della realtà quanto per il concetto di "piantagione" di placente, di umani considerati come prodotti. Ma il riferimento più immediato è La Fuga di Logan (Logan's Run) di Michael Anderson, 1976, con il suo Carousel che in The Island diventa una lotteria.

 

Dal momento della fuga di Licoln e Jordan tutto cade ad un livello zero di creatività e fascino e l'ibrido che ne esce è tra i momenti peggiori degli ultimi due Matrix ed un Sugarland Express visto da ubriachi e bendati. Fuga, inseguimento, macchine, elicotteri, acrobazie, spari ed esplosioni. Tutto a velocità degna di Fast and Furious per un coacervo di già visto, stimolante e originale quanto una partita a Pong nel 2005, fastidiosamente appesantito con una quantità esasperante per un film, di marchi commericali infilati ovunque: Puma, Calvin Klein, Xbox, MSN, Nokia, Aquafina, Ben & Jerry's...

 

Ebbene, Michael Bay riesce a fare quello che voleva fare e me lo immagino che batte i piedi in terra, stringe la mano a pugno, mette mano alla pistola, piange, minaccia e strepita. Aggiungiamo il fatto che Ewan McGregor, Scarlet Johansson e Steve Buscemi sono perlomeno sottoutilizzati se non totalmente fuori parte, in un film che avrebbe potuto essere interpretato anche da esordienti.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 5 commenti

 
 
utente
ciao
  • commento ma insomma dategli qualche voto di +...è 1 bellissimo film
 
 
 
 
 
utente
lucio
  • commento ma quale bellissimo film, è solo uno spot pubblicitario altamente deprecabile! :p
 
 
 
 
 
utente
Luigi
  • commento Rispetta le opinioni dei lettori. :P
 
 
 
 
 
utente
martina
  • indirizzo IP 151.27.183.60
  • data e ora Venerdì 06 Gennaio 2006 [17:16]
  • commento è un film bellissimo e meriterebbe davvero qualche voto in più.
 
 
 
 
 
utente
Fabrizio
  • indirizzo IP 151.37.242.105
  • data e ora Venerdì 06 Gennaio 2006 [20:21]
  • commento Mi dispiace Martina, sono stato già troppo magnanimo, pensandoci bene.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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