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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 4/5
  • valutazione
  • Connubio perfettamente riuscito di due temi pericolosi.
  •  
 
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 3.2/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 28 lettori
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Info

Codice 46

di Michael Winterbottom

 
    Dati
  • Titolo originale: Code 46
  • Soggetto: Frank Cottrell Boyce
  • Sceneggiatura: Frank Cottrell Boyce
  • Genere: Fantastico - Sentimentale
  • Durata: 93 min.
     
  • Nazionalità: Gran Bretagna
  • Anno: 2004
  • Produzione: Revolution Films, BBC
  • Distribuzione: Fandango
  • Data di uscita: 00 00 0000
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Futuro emotivo

di Stefano Tirelli

Finalmente almeno una fugace apparizione in sala per un film ingiustamente sottovalutato alla mostra del cinema di Venezia dello scorso anno. Non capivo proprio perché, tanto che ho deciso di rivederlo, per confermare che l'impressione estremamente positiva che ne avevo avuto non fosse un abbaglio momentaneo. Non era certo così. Codice 46 è un'esperienza totalizzante: difficilmente in un film si ha la così netta impressione che ogni elemento sullo schermo faccia parte di un universo articolato che va a comporsi attorno alla storia narrata. Questo mondo è plausibilmente il nostro tra un centinaio d'anni: diviso in due blocchi distinti, un mondo civilizzato e un "terzo mondo" desertificato e ostile, in cui gli spostamenti e l'immigrazione sono controllati da un sistema di permessi rilasciati da un ente un po' materno che si permette di indagare su tutta la tua vita: dai geni alla tua memoria, per poi decidere in quale mondo è giusto che tu stia. Impiegati in questo ente, alcuni agenti spesso dotati di virus che permettono di sviluppare doti investigative molto meno plausibili come l'empatia. Tim Robbins è uno di questi, ma fa l'errore di innamorarsi della persona sbagliata. Il film si regge principalmente sulla carica emotiva che sviluppa questa unione proibita ed entrambi i protagonisti sembrano sostenere benissimo questa responsabilità; Winterbottom ne è consapevole, concentrando la regia sulle loro espressioni. La bellezza di questo film sono i mille particolari che con molta discrezione danno l'idea di trovarsi di fronte a un'opera costruita con molta attenzione. Il montaggio è completamente asservito al suo scopo, senza accademicità, non disdegna qualche scavalcamento di campo per contribuire a rendere lo "stordimento" dell'innamoramento pazzo e irrazionale. Il resto del lavoro lo fanno la meravigliosa colonna sonora e la stupenda interpretazione di Samantha Morton. Winterbottom aveva già dato prova di padroneggiare i molti strumenti che il mezzo cinematografico mette a disposizione, in particolar modo con l'uso sapiente delle luci, ma una parte del talento probabilmente lo mette anche Frank Cottrel Boyce, al suo sesto film con il regista inglese, che scrive una storia che forse non spicca per originalità, ma è sufficientemente particolare e interessante da mantenere alta la curiosità e, soprattutto, da fondersi a meraviglia con lo stile di Winterbottom. Non si capisce come mai tutti questi splendidi dettagli siano passati inosservati dalla critica. Forse l'unico problema di Winterbottom è proprio quello di fare film totalizzanti, che ti avvolgono completamente e ti catapultano nel loro universo e se questo non ti piace non li puoi certo apprezzare. Avevamo avuto la stessa sensazione con 24 Hour Party People e Welcome to Sarajevo, film molto diversi tra loro, che però stanno a testimoniare come regista e sceneggiatore siano in grado di misurarsi con temi molto differenti pur mantenendo una lucidità e un filo comune tra loro, ovvero quello di riuscire a trasportare lo spettatore in un universo quasi palpabile. Certo, se odiate sia le storie d'amore che la fantascienza è difficile che vi piaccia questo film, ma se amate anche solo le prime, sicuramente troverete un modo profondo e originale di affrontare un tema come quello dell'amore proibito in cui è molto facile scadere nella retorica e nel banale. Per conto mio, mi sento di inserirlo tra i migliori film "romantici" che posso aver visto ed è curiosa la sensazione di estremo realismo che si riesce a provare assistendo a questa storia, pur essendo piena di elementi ancora totalmente estranei alla nostra realtà.
 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 2 commenti

 
 
utente
pisolo
  • indirizzo IP 87.15.189.119
  • data e ora Sabato 10 Febbraio 2007 [22:56]
  • commento e' una cacata pazzesca
 
 
 
 
 
utente
ambaradan
  • indirizzo IP 82.52.157.144
  • data e ora Domenica 11 Febbraio 2007 [1:25]
  • commento caro pisolo, tu di cinema non capisci un cazzo. perchè non torni a giocare a biglie?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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