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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 2/5
  • valutazione
  • Film da non prendere toppo seriamente per gli amanti del genere e da evitare per le serate con gli amici. Tra la sala d'essai e il multisala.
  •  
 
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Il voto dei lettori

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Info

Quel treno per Yuma

di James Mangold

 
    Dati
  • Titolo originale: 3:10 to Yuma
  • Soggetto: Stuart Beattie
  • Sceneggiatura: Michael Brandt
  • Genere: Azione - Western
  • Durata: 117 min.
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 2007
  • Produzione: Relativity Media, Tree Line Films
  • Distribuzione: Medusa
  • Data di uscita: 19 10 2007
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Una brutta via di mezzo

di Federico Lommi

La sessantaquattresima mostra di Venezia quest'anno ci ha regalato un interessante retrospettiva sul cinema western, un omaggio ad un cinema che ormai non c è più. Un cinema che vuole trovare nuovi canali e nuovi valori da comunicare e che quindi cerca di attualizzarsi. Questo, a grandi linee, è l'ambizioso progetto del regista James Mangold che richiama a sé un grande cast e mette in piedi il remake di un film, a lui molto caro, uscito nel 1957: Quel treno per yuma.

Dan Evans (Bale) è un uomo onesto e probo che, tornato dalla guerra civile con qualche ferita, si ritira in un ranch per condurre una vita tranquilla. Problemi di siccità e di territori metteranno in crisi Dan fino al decisivo turning point in cui gli si presenterà la ghiotta occasione di scortare il fascinoso criminale Ben Wade (Crowe) fino a Contentino, un lungo viaggio di tre giorni al termine del quale un treno prigione attende in direzione Yuma, dove si trova il tribunale federale. Un viaggio per diventare uomini, dai contorni quasi epici ma dalle rifiniture forse troppo frettolose. L'impronta data a Cop Land nel 1997 dal regista rimane evidente anche in questa sua ultima opera, la sceneggiatura degli autori di 2 Fast 2 Furious corre, come già detto in precedenza, troppo velocemente per rimanere verosimile, tuttavia l'opera rimane ben fatta e si possono scorgere molte citazioni da Leone e tutto l'amore di Mangold per il genere, nota molto positiva. Il cast è fantastico e Bale & Crowe sembrano completarsi a vicenda ma tuttavia non convincono fino in fondo.

Il pubblico è cambiato, i valori decaduti, la trama troppo semplice, le troppe spiegazioni e forse uno scenario che diventa troppo spesso protagonista sono le note negative di questo film che forse fraintende il vero senso del western. Remake e "restauri" non fanno altro che riproporci vecchie storie con nuovi condimenti, presupponendo una scarsità di idee. Il film si può definire un buon esercizio di stile con poco di nuovo da trasmettere, il pubblico mal reagisce e rumoreggia anche perché ormai realizzare un buon film è qualcosa che viene dato per scontato nel 2007, mentre forse è più difficile raccontare una storia nuova, senza fare troppo affidamento su effetti speciali e nuove tecniche cinematografiche. Magari pensare di tornare al cinema più vero, quello degli inizi, quel cinema che non aveva bisogno neanche del colore, pieno di istrionici attori e visionari registi che attingevano dalla contemporaneità gli ingredienti delle loro opere, rendendole così più vicine al pubblico. Nota positiva l'ottima fotografia e la grande accuratezza con cui i dettagli sono stati disposti, notevoli anche le scene action, tuttavia non basta per superare la prova del fuoco.

 
 
 
 
 
 
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