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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Locandina
 
 
 
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Trama

Larry Gopnik sta attraversando un momento difficile: la moglie l'ha lasciato per un collega, il fratello gli si è installato in casa, i figli a scuola vanno malissimo e lo derubano, la vicina di casa prende il sole nuda.

 
 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 5/5
  • valutazione
  • Il difficile non è vivere, è sopravvivere.
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Il voto dei lettori

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Info

A Serious Man

di Joel Coen, Ethan Coen

 
    Dati
  • Titolo originale: A Serious Man
  • Soggetto: Joel Coen, Ethan Coen
  • Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen
  • Genere: Commedia - Psicologico
  • Durata: 106 min.
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 2009
  • Produzione: Working Title Films, Mike Zoss Productions
  • Distribuzione: Medusa
  • Data di uscita: 04 12 2009
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Essere o non essere mensch?

di Severino Faccin

Apre con un prologo che si rifà alla tradizione yiddish A Serious Man dei fratelli Coen: una leggenda ambientata in uno shtetl (villaggio) della Polonia in un'epoca non precisata all'incirca un secolo fa, come recitano le note di regia. È la storia del rebbe Groshkover in viaggio lungo la strada tra Vlov e Lublin, che, invitato a trascorrere la notte in casa di uno degli abitanti dello shtetl, è creduto un dybbuk (uno spirito) dalla moglie dell'uomo che riteneva il rabbino morto ormai da tempo. È questione di pochi attimi e la donna pianta un coltello nel petto di Groshkover che incredulo, e noi con lui (sarà o non sarà un dybbuk?), apre la porta e se ne va esclamando: «un uomo capisce quando non è il benvenuto». A quel punto il marito si dispera, consapevole che il misfatto non porterà che disgrazie e sciagure per tutta la famiglia.

Come insistono nelle loro note i registi, il racconto yiddish è inventato (non sono riusciti a trovarne un altro che si adattasse altrettanto bene alla storia) ma serve a introdurre lo spirito di cui si alimenta il film. La trama potrebbe sembrare anche semplice. In realtà lo è se si seguono le vicende/sventure quotidiane di Larry Gopnik e della sua famiglia nella Minneapolis del 1967: i figli Danny e Sara, il fratello Arthur, la moglie Judith con il suo nuovo fidanzato Sy Ableman. Un piccolo inciso per dare l'idea di come sia organizzata la vita nella comunità ebraica: alla morte improvvisa di Sy in un incidente d'auto, essendo tutti i suoi beni posti sotto sequestro per motivi cauzionali, toccherà al malcapitato Larry provvedere alle spese funerarie dell'amante della moglie.

Sebbene esilarante (in tono con l'umorismo yiddish del film) il fatto ha un significato puramente accessorio, così come tutti gli altri piccoli avvenimenti che segnano l'esistenza della famiglia Gopnik: Sara che ruba i soldi al padre per rifarsi il naso, Danny che fuma spinelli e ascolta la musica dei Jefferson Airplane e intanto si prepara al suo Bar mitzvah; Larry stesso che non sa se accettare o meno il denaro sotto forma di tangente offertogli per cambiare il voto in fisica a un suo allievo sudcoreano, e suo fratello Arthur che finisce due volte nelle mani della legge, la prima per gioco d'azzardo, la seconda per adescamento.

In realtà quello che ci preme mettere in luce sebbene sia destinato a non ricevere una risposta - come già il quesito sul rav Groshkover percepito in corpo o in spirito -, è l'incapacità di Larry Gopnik a trovare soddisfazione alle domande che lo assillano, specialmente nei momenti di disperazione, e sono tanti, quando il mondo sembra cadergli addosso e i grattacapi si assommano ai guai senza soluzione di continuità. Quando neanche il verbo delle guide spirituali della comunità (dapprima il rabbino Scott, quindi il rabbino Nachtner) riesce a portare il beneficio di una parola di conforto, anzi, il parlare per enigmi dei rabbini non fa che aumentare l'angoscia e lo scoramento di Larry.

Certo la via che conduce alla menschkeit e fa di un uomo un mensch, un individuo retto, dignitoso e di carattere, è una via impervia e non ci è dato sapere se Larry l'ha imboccata o la imboccherà. In fondo il film si chiude con una nota di speranza: Larry diventa professore di ruolo alla facoltà di fisica dove insegna e la famiglia sembra essersi ricomposta in occasione del Bar mitzvah di Danny. Ma altre nubi si addensano all'orizzonte, non soltanto metaforicamente. D'altronde, è forse lecito aspettarsi un happy ending dai fratelli Coen?

 
 
 
 
 
 
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