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del 28 12 2005

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Corto siracusano

 

Continuano le proiezioni e gli eventi legati a “Corto Siracusano”, il
festival nazionale del cortometraggio a cura di Luca Raimondi.

Ieri, 27 dicembre, sono stati proiettati tre documentari molto diversi tra
di loro. Il reportage “Aiutiamo il Burundi” del siracusano Orazio Pistorio
indaga una realtà che da trent’anni conosce senza sosta la tragedia della
guerra. L’autore ha raccontato al pubblico le sue esperienze straordinarie
da operatore volontario e i rischi a cui si è sottoposto pur di portare in
patria una testimonianza video di quel paese e di quella gente. “Voci per la
pace: appunti di scena” dell’attore catanese Salvo Valentino, è il risultato
di un lungo laboratorio condotto in un istituto catanese. L’ironico “Wock’en
woll (lo strano caso del cuore matto)” di Andrea Trimarchi, autore bravo e
prolifico, presente anche con corti e videoclip, con ironia racconta un
personaggio bislacco, Michele “Michael” Puglisi, uno dei tanti imitatori di
Elvis Presley, e la sua lunga cavalcata attraverso la vita e lo spettacolo.

Tra i corti fuori concorso, in proiezione a partire dalle 19.30, “L’ultimo
uomo sulla terra” di Giorgio Bruno, onirica e fantascientifica opera girata
in un surreale centro di Catania svuotato e desertificato per l’occasione;
“Next level” di Marcello Gori, “Mimmo e il suo ultimo desiderio” di Giacomo
Mondadori, “Tre cucchiaini di zucchero” di Andrea Giordano,
“Faber…l’artefice” di Alessandro Grassi, “Sitter” di Gianfranco Stracuzzi,
“-5’12” di Enrico Vanni e “Cassandra”, firmato da ben tre registi, Flavio
Armone, Federico Faramia e Giuliano Moretto.

Alle 20.30 l’appuntamento più atteso è stato con i corti siciliani in
concorso. Sul palco è tornato Giorgio Bruno, con la collaborazione di
Massimiliano Messina, per “Memorie di un soldato”. Danilo Cataldo ha
presentato il suo “Oltre”, storia metafisica ed esistenziale interpretata da
un insolito Enrico Lo Verso. A seguire, le visioni femminili di “Bambola” di
Rossella Di Pietro, il lento e silenzioso “Ultima immagine” di Antonio
Limina, la burocrazia idiota di “Rigor Vitae” di Andrea Trimarchi. Gli
autori presenti hanno salutato e intrattenuto il pubblico subito prima delle
proiezioni, moderati dallo stesso curatore Luca Raimondi.

 

Oggi, 28 dicembre, sarà il primo dei due giorni dedicati alla memoria di
Pier Paolo Pasolini: in proiezione al Museo del Cinema a partire dalle 17
due rari film semi-documentaristici come “Comizi d’amore” (inchiesta sul
sesso nell’Italia degli anni sessanta) e “Appunti per un’orestiade
africana”, quel che resta appunto di un progetto cinematografico pasoliniano
mai realizzato.

Alle 18, a Palazzo Impellizzeri, è la volta di Alessandro De Filippo.
Videomaker (tra i suoi lavori: Occhio nudo del 1994, Raus del 1996, Birds as
puntuaction del 1998, Joy del 1999, Lebeul me del 2001), professore ed
esperto di laboratori didattici, direttore della fotografia per vari
documentari Rai in Italia, Svizzera e Stati Uniti, e videoartista con il
gruppo “Cane Capovolto”, che ha condotto a partire dal 1996 una ricerca
radicale sui media audiovisivi. De Filippo presenterà il suo voluminoso
libro Ombre: come recita la quarta di copertina, “non solo un manuale di
tecnica della narrazione dei media audiovisivi ma anche una proposta di
scambio, di confronto. Un dialogo aperto sul cinema già visto e kolossale
oppure invisibile, sulla televisione ordinaria e mercantile o su quella di
ricerca e di servizio. Ombre è un modo di guardare e leggere la realtà, di
imbarazzarsi oppure indignarsi; è un tentativo di capire la comunicazione
audiovisiva, ma anche di affermare idee, di manifestarle; di fiancheggiare o
contrastare modelli di pensiero”.

“De Filippo collabora con il nostro festival fin dalla prima edizione,”
dichiara Luca Raimondi “è un operatore culturale e un artista tra i più
colti e preparati del territorio non solo catanese, da cui proviene, e
averlo quest’anno sia come autore-coordinatore delle attività del cosiddetto
Gruppo Futuro, costituito in seno all’Università di Catania (abbiamo in
proiezione tre lavori: Cacciatori sottomarini, Vivu Vivu e Stranizza
d’amuri, video-intervista a Franco Battiato), sia come autore di un libro
direi fondamentale per capire ed analizzare i sottili meccanismi,
artificiali ed illusionistici, che stanno dietro i film e i cortometraggi”.

Tra le proiezioni della serata, nuovamente al Museo del Cinema, alcuni tra i
maggiori favoriti per la vittoria del concorso “Corti siciliani”: gli
esperti Bellia e Iuculano (collaboratori di Marco Tullio Giordana) con
“Senza tempo”, Martino Lo Cascio (fratello dell’attore Luigi) con “Yousif
l’irakeno”, Mario Cosentino (che ha vinto ovunque con il precedente
“Capolinea”) con il nuovo “Il prestigiatore”, Giuseppe Tumino, coordinatore
di un progetto didattico che ha prodotto un horror metaforico agghiacciante,
“Nightfly”.

Tra i corti fuori concorso, “Uno in più” di Alberto Gambato, sul delicato
tema dell’aborto, “Goodbye Antonio”, di Michael Zampino, realizzato negli
Stati Uniti, il thriller “Anamnesis” di Giuseppe Santagata, il
fantascientifico “Ceoce Mucra-Cuore meccanico” di Diego Maragno e “Il grande
Giò” di Levis & Arricale.

 

Domani, 29 dicembre, “Corto Siracusano” si sposta per un giorno intero a
Palazzo Impellizzeri.

Francesco Ortisi presenterà il libro di Luca Raimondi “Nient’altro che un
sogno. Pasolini e la trilogia della vita”, edito da Bastogi e distrubuito
sul mercato nazionale. Il saggio parte dagli ultimi istanti di vita di
Pasolini e dalla sua “Abiura della Trilogia della vita”, per poi tornare a
quando Pasolini iniziò a lavorare come sceneggiatore, approdando nel 1971 ad
adattare il capolavoro di Boccaccio, quel Decameron popolare, sensuale,
vitalistico, che sarebbe stato il primo capitolo di una trilogia
(comprendente I racconti di Canterbury e Il fiore delle Mille e una notte)
destinata a un enorme successo di pubblico e a un non sempre puntuale
riconoscimento della critica. 

Il libro è la ricostruzione “linguistica” del lungo viaggio che Pasolini
verosimilmente intraprese per giungere alla creazione di quei tre film, resa
possibile dalla pubblicazione, avvenuta soltanto pochi anni fa, delle
sceneggiature originali. Sceneggiature che hanno svelato non pochi segreti e
retroscena del “laboratorio” cinematografico di Pasolini. L’autore dichiara:
“Con grande prudenza, alla ricerca di un equilibrio tra leggibilità e
scientificità, aiutato dalla mia esperienza di romanziere, di sceneggiatore
e di regista, ed incoraggiato dal premio Tindari 2004 per la critica
cinematografica, ho voluto proporre al lettore un testo di approfondimento
utile e che farà senz’altro riflettere. Un testo che vede la luce nel
trentennale della morte di Pasolini, riproponendo problematiche antiche e
fornendo nuovi e suggestivi stimoli non solo per i pasoliniani della prima
ora ma anche per coloro che vogliono soltanto andare un po’ più in là nella
conoscenza di questo grande poeta, scrittore e regista”.

L’attore Luca Di Natale declamerà alcune poesie di Pasolini.

A seguire, Luca Raimondi proporrà al pubblico anche un suo cortometraggio
prodotto dal Liceo Polivalente Quintiliano, “Non nasconderti”, interpretato
da Roberta Bovari, l’apprezzata protagonista della docu-fiction “Lucia di
Siracusa”. Completano il ricco cast di giovanissimi Daniele Valvo e Fabio
Messina.  Le musiche sono del gruppo musicale degli Zarathustra, il cui
cantante eseguirà dal vivo alcuni canzoni dedicate a Pasolini.

Riprendono le proiezioni dei “Corti Italiani” (sarà possibile votare il
preferito per assegnargli il Premio del Pubblico): “La voce del mare” è di
Fabio Baccelliere, “Le lezioni”è diretto da Enzo Fratalia, Antonello
Novellino e Luca Granato presentano “La pianta”, una commedia vivace, con
Cristiana Capotondi, è quella diretta da Fabio Ferro e Sidney Sibilla. A
chiudere, due registe, Rossana Foresti e Silvia Borsari, con “Antigone”.

Alle 21 circa, con la proiezione del corto “A drama’s fairytale” di Pappi
Corsicato, con la partecipazione di Remo Girone, prende il via la serata di
premiazione. Il corto di Corsicato è stato prodotto dal MAR (Museo d’arte
della città di Ravenna) in occasione di una mostra sull’artista Mimmo
Paladino.

Durante la serata saranno premiati con un diploma tutti i 14 corti
selezionati per il concorso riservato ai siciliani. Saranno infine assegnati
i premi per la miglior fotografia, il miglior montaggio, la migliore
sceneggiatura, la miglior regia e il miglior corto in assoluto. La giuria è
composta dai professori Luigi Amato, Francesco Ortisi e Alessandro De
Filippo, dalla videomaker Graziella Paparo e dal direttore del Museo del
Cinema, il dottor Remo Romeo. Il corto vincitore sarà nuovamente proiettato
al pubblico.

Premi speciali, assegnati dal trimestrale d’informazione e cultura
“Artemisia”, diretto da Biagio Sciacca, anche per la regista siracusana
Rossella Di Pietro, autrice di “Bambola”, cortometraggio surreale e
videoartistico, per Roberta Bovari, quale giovane attrice rivelazione
dell’anno, e infine per una apprezzata professionista del teatro e del
cinema, l’attrice Galatea Ranzi, interprete di molte messinscene di Luca
Ronconi, di film d’autore come “Appassionate” di Tonino De Bernardi, “Notte
senza fine” di Elisabetta Sgarbi, “La vita che vorrei” di Giuseppe Piccioni,
“Fiorile” dei fratelli Taviani, “Pontormo” di Giovanni Fago, il recente
“L’educazione fisica delle fanciulle” di John Irvin, ma anche di film
popolari come “Va’ dove ti porta il cuore” di Cristina Comencini, “Un
viaggio chiamato amore” di Michele Placido, “Caterina va in città” di Paolo
Virzì, “Tre metri sopra il cielo” di Luca Lucini e “Il pranzo della
domenica” di Carlo Vanzina.

Il festival non si chiuderà qui. Il 30 dicembre, infatti, al Museo del
cinema, saranno proposte le sezioni “Selezione Palermo Film Festival” e
“Visioni oltre-Arte, videoarte, videoclip e opere estreme”. Alle 21.30,
inoltre, chiusura con il film di Francesco Pasqua “Un filo d’aria”, girato
interamente a Siracusa. Regista e cast saranno presenti per presentare al
pubblico la loro opera.

 

Il programma completo è disponibile alla pagina web
<http://www.cortosiracusano.supereva.it/> www.cortosiracusano.supereva.it
 
 
 
 
 
 
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